Il potenziamento dei Centri estivi sarà sostenuto dallo Stato.
A tale proposito, il Dipartimento della Famiglia della presidenza del Consiglio sta erogando i 135 milioni previsti dal decreto Rilancio ai Comuni che hanno offerto la disponibilità di organizzare attività per i minori tra i 3 e i 14 anni, nei mesi da giugno a settembre 2020.
In provincia di Belluno, i Comuni aderenti sono 39 e riceveranno in tutto 311mila euro. A questi fondi si aggiungerà un successivo riparto destinato al contrasto della povertà educativa e ad aumentare le opportunità culturali e educative dei minori.
«L’iniziativa del governo – sottolinea il deputato bellunese Roger De Menech – risponde a più esigenze: consentire ai genitori di riprendere a lavorare dopo molte settimane di chiusura; alleggerire i costi dei centri estivi sia per chi li organizza, i Comuni, sia per chi ne usufruisce, le famiglie; aumentare il numero di centri disponibili, in considerazione delle precauzioni e dell’impossibilità di frequentazione dello stesso numero di bambini previsto negli anni precedenti».
Ma è soprattutto il primo punto su cui il deputato si concentra: «Abbiamo sacrificato due mesi di lavoro che si traducono in diversi punti di Pil, con un aumento significativo del debito. Adesso, prima torniamo tutti a lavorare, prima recuperiamo produttività, più veloce saranno le nostre capacità di recupero. È importante dunque che le famiglie vengano sostenute, perché il contributo di lavoratrici e lavoratori alla ripresa sarà decisivo».
«Ricordo infine che le famiglie possono richiedere il bonus babysitter o per il centro estivo stabilito dal governo con il decreto Rilancio e che ogni nucleo familiare può vedersi riconosciuto un contributo fino a 2.000 euro».