Protezione civile e coordinamento dei primi soccorsi: è nero su bianco il piano finanziario dell’Unione montana Bellunese (Belluno-Ponte nelle Alpi).
A questo proposito, i costi per la gestione del servizio sfiorano i 100mila euro. Precisamente, 99.500: entrando nel dettaglio, 41mila serviranno ad acquistare nuove dotazioni e apparecchi radio, hardware e software, 16mila all’acquisto e installazione della tabellonistica, 22.500 copriranno l’incarico professionale per l’aggiornamento dei piani di Protezione civile, mentre 20mila alimenteranno le attività di formazione, informazione e divulgazione. A fronte di tali spese, l’Unione montana e i Comuni aderenti hanno promosso un cofinanziamento di 19.500 euro, mentre 80mila euro è la cifra legata al contributo regionale.
Ma il momento è delicato: «I Comuni e le Unioni montane, in questo periodo, si trovano in notevoli difficoltà gestionali. E, pertanto, devono massimizzare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dei servizi, con adeguati provvedimenti di riorganizzazione, orientati a minimizzare l’aumento dei costi a carico dell’utenza. Ecco perché l’intervento regionale è indispensabile, se si vuole assicurare un equilibrio economico, senza penalizzare il bacino d’utenza».