«Palazzo Rosso sembra Fort Knox: il sindaco riapra il Comune»

«Palazzo Rosso sembra Fort Knox: il sindaco riapra il Comune»

 

«La perizia della società bolognese sul Nevegal sembra custodita a Fort Knox, non a Palazzo Rosso. A dieci giorni dalla mia richiesta agli uffici, ancora non sono riuscita a prendere visione del documento». È sarcastica la consigliera comunale Roberta Olivotto, legata al gruppo di minoranza “Belluno è di tutti”. 

«Il 21 agosto – prosegue – di mattina presto, chiedo una copia all’indirizzo comunicato dalla segreteria dei consiglieri – prosegue Olivotto -. Nessuna risposta. Il 26 agosto, e solo dopo essermi rivolta al segretario generale, con una mail mi si chiede di “pazientare”, considerate le “ferie e vari adempimenti in corso”. Replico che ho chiesto l’inoltro di documentazione già esistente, cosa che avrebbe dovuto richiedere qualche minuto. Da allora niente. Il silenzio. E non è la prima volta. Il Comune di Belluno sembra un fortino inaccessibile».

La consigliera si concentra poi sugli orari di apertura degli uffici: «Lo Sportello del cittadino, per esempio, in pochi anni è passato da 30 a 12 ore settimanali. Ed è ancora chiuso al pubblico, nonostante tutto o quasi, sia stato riaperto. E che dire della biblioteca civica, in tempi normali accessibile per appena 24 ore e mezza, contro le 50 di quella di Vittorio Veneto e l’orario continuato fino alle 19 di quella di Feltre? Da tempo leggo diverse testimonianze di cittadini che faticano a dialogare con l’amministrazione, anche a causa delle mail senza risposta e dei telefoni sempre occupati, con finestre orarie per le chiamate molto risicate». 

E ancora: «Un Comune deve essere un punto di riferimento per i cittadini, aperto e accessibile, e qui si sta lavorando in “direzione ostinata e contraria”. Un Comune richiuso in se stesso, imploso, distante dai cittadini e che vuole chiudersi sempre di più. In merito allo smart working, pensiamo alle conseguenze sulla vitalità, economica e sociale, di un centro storico che si sta svuotando e dove diverse attività stanno chiudendo. Cosa succederebbe se una gran parte dei lavoratori degli enti pubblici e dei servizi che vi hanno sede venissero impiegati a distanza? I bellunesi – conclude Roberta Olivotto – meritano certo una amministrazione aperta e una città viva. Sindaco, riapri il Comune e riapri la città». 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto