Città senza biblioteca, la Lega attacca: «Solite promesse, solite parole. Zero fatti».
A far infuriare il segretario provinciale del Carroccio Paolo Luciani, e il consigliere comunale Luciano Da Pian è la situazione della sala lettura. Chiusa per il restauro della Crepadona. «Eppure il sindaco aveva assicurato di non interrompere il servizio bibliotecario comunale, durate i lavori, creando una struttura sostitutiva presso palazzo Bembo» dicono Luciani e Da Pian. «Ma basta accedere al sito della biblioteca comunale, consultare la tabella degli orari, e si scopre che tutti i giorni della settimana e a qualsiasi ora del giorno i battenti delle sale di lettura saranno chiusi. Una situazione che alla luce di lavori e dell’emergenza sanitaria rischia di protrarsi ben oltre i termini previsti, dato che negli avvisi esposti non vi sono date o garanzie. Fortunatamente la nostra città dispone di diverse biblioteche private – Fondazione Angelini, biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, Isbrec – aperte al pubblico, al prestito interbibliotecario ma soprattutto a disposizioni degli studenti bellunesi. Fanno però riflettere le dichiarazioni dell’autunno scorso di alcuni esponenti di maggioranza, secondo i quali il servizio bibliotecario non sarebbe potuto venir meno e avrebbe dovuto marciare accanto agli studenti. Dichiarazioni che, oggi, stridono e vanno in contrasto con la realtà dei fatti».
La Lega va oltre. E prende il caso della biblioteca come esempio di una lunga serie di mancanze da parte di Palazzo Rosso. «Questa maggioranza spesso disattende quanto dichiarato di voler portare a termine – concludono Da Pian e Luciani -. Ancora una volta vengono limitati i servizi alla cittadinanza e soprattutto alle fasce giovani della città».