Addamiano: «La mala gestione del Nevegal in sei punti»

Addamiano: «La mala gestione del Nevegal in sei punti»

 

La lettera-riflessione di Raffaele Addamiano, consigliere comunale legato alla Lista Obiettivo Belluno – Fratelli d’Italia, sulla gestione del Nevegal 

 

1 – La seggiovia del Nevegal, nonostante i pubblici, recenti proclami del sindaco, non è aperta nel pieno della stagione estiva. Questo è un danno di immagine per il comprensorio e un pregiudizio commerciale per gli operatori del Colle.

2 – Nel corso dell’ultimo anno da parte del sindaco e della sua maggioranza ci sono stati continui cambiamenti di opinione sulle strategie da intraprendere per il rilancio del Nevegal (Es. Newco – 100.000 euro – 50.000 Euro – Affitto a Bellunum con una improvvisata modifica statutaria scritta a penna su un pizzino scarabocchiato). Questo ha determinato una situazione di assoluta incertezza sul futuro dell’area che è di per se un fattore negativo per la totale mancanza di prospettive gestionali affidabili a medio-lungo termine.

3 – La querelle polemica ed esplicita sulla stampa tra Comune di Belluno e Alpe del Nevegal, cioè tra pubblico e privato, è l’antitesi della necessaria sinergia tra attori diversi per un obiettivo comune. Tale mancanza di coordinamento e di collaborazione è imputabile alla parte pubblica che deve, per sua natura e funzioni, svolgere un ruolo di regia politica. 

4 – Allo stato non ci sono serie e concrete prospettive per la stagione invernale la cui preparazione deve cominciare all’inizio dell’autunno. L’Alpe sarà in liquidazione e non possono bastare da soli i pur meritevoli sforzi degli imprenditori privati che operano in Nevegal. 

5 – La Commissione speciale per il Nevegal nel corso del consiglio comunale del 15 giugno scorso è stata letteralmente umiliata dal primo cittadino con un colpo di mano spregiudicato prima e del tutto inutile poi. Giusto, quindi, dare un segnale forte con le condivise dimissioni dei consiglieri comunali di Centro-destra a fronte dell’arroganza della Sinistra.  

6 – La mancata immediata eseguibilità alla variazione al bilancio di previsione 2020-2022 non è imputabile alla minoranza che legittimamente vota contro i provvedimenti che non la convincono, bensì alla maggioranza che nell’occasione dell’ultimo consiglio comunale del 31 luglio era presente a ranghi assai ridotti. La maggioranza progressista, come sempre, nasconde le sue gravi mancanze con un ignobile e fazioso scaricabarile.

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