Nevegal senza pace. Ma con una domanda: ci sarà o no la stagione estiva? Nei giorni scorsi è stato inaugurato l’infopoint. Gli operatori stanno facendo la loro parte. Ma gli impianti sembrano destinati a rimanere chiusi, perché neanche il coupe de theatre sfoderato da Palazzo Rosso è in grado di ridurre i tempi tecnici necessari alla riapertura. E l’opposizione va a nozze.
«Una porcheria istituzionale» commenta Paolo Gamba. «Con una mossa raffazzonata, non concordata con l’Alpe, Massaro ha cercato di passare come il salvatore del Nevegal. Adesso salta fuori che mancano i tempi tecnici e la seggiovia funzionerà, nelle migliori delle ipotesi, per il solo mese di agosto. Dopo questi otto anni di amministrazione Massaro, cosa è stato fatto per il Nevegal, a parte promesse a ripetizione? Dai 500mila euro che dovevano diventare 1milione, alla sbandierata Newco, data per cosa fatta. Al Comune di Belluno del Nevegal non interessa nulla, ormai è sotto gli occhi di tutti».
Ancora più dura la consigliera collega di Gamba, Roberta Olivotto, che taccia di immobilismo l’assessore al turismo. E ritorna sull’inaugurazione “in gran segreto” dell’infopoint, cerimonia a cui non sono stati invitati gli operatori. «In otto anni l’unica cosa che il Comune è riuscito a fare, dopo aver fatto fallire la Nis, aver mandato alle ortiche il progetto della scuola svizzera e aver lasciato andare in rovina il Parco Avventura, è riaprire un punto informativo. Non male».