«Tempi certi e lavoro alle imprese locali»: solo così le Olimpiadi colmeranno il gap

«Tempi certi e lavoro alle imprese locali»: solo così le Olimpiadi colmeranno il gap

Bene soldi e idee. Ma sarà meglio che anche le imprese locali abbiano la possibilità di accedere agli appalti e contribuire ai cantieri. Altrimenti, che Olimpiadi sarebbero? È la visione di Confartigianato Belluno, che accoglie con favore l’annuncio delle grandi opere infrastrutturali per Cortina 2026, e anche con pizzico di sano “patriottismo” bellunese.

«Dovremo fare in modo che quelle opere vengano realizzate in tempi certi e che la costruzione contribuisca al rilancio dell’economia locale, con la partecipazione delle imprese bellunesi» afferma la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella. «I grandi eventi rappresentano l’unica occasione per superare il gap infrastrutturale e digitale della nostra provincia. Siamo convinti che la crescita economica di un territorio passa anche attraverso la realizzazione di queste opere che possono fungere da base di partenza per il rilancio di turismo ed economia. L’accorciare i tempi per il raggiungimento delle mete turistiche significa aumento delle presenze sul territorio, ma anche crescita dei servizi e delle opportunità per i residenti. Per tale importanza, auspichiamo che ci sia uno snellimento della burocrazia per la realizzazione di queste opere. Il fatto che sarà creata una società pubblica, chiamata a occuparsi proprio di progettazione, appalti, iter burocratici e via dicendo, può essere garanzia di rapidità. Ce lo auguriamo da imprenditori e anche da cittadini bellunesi, per non vedere le stesse lungaggini che abbiamo visto sul Piano Anas 2021».

Proprio come il Piano Anas, anche la programmazione infrastrutturale per le Olimpiadi 2026 punterà molto sulle strade e sui collegamenti. Sono previsti due grandi progetti sulla Statale 51 di Alemagna (le varianti di Longarone e Cortina); il collegamento tra l’uscita della A27 e la Regionale 203 Agordina; e il potenziamento della rete ferroviaria.

«Le varianti saranno prioritarie – commenta Daniele De Bona, presidente della categoria Trasporti di Confartigianato Belluno -. Le cifre che leggiamo oggi, 325 milioni, sono importanti, anche se sicuramente non sufficienti a realizzare tutto quello che è stato previsto. Sarà fondamentale salvaguardare la capacità delle imprese locali di lavorare nei cantieri di queste grandi opere, in modo che i lavori non vengano fagocitati tutti da ditte che arrivano da fuori, o peggio, vengano imposti subappalti con ribassi che non consentono di lavorare in sicurezza, se non per perderci».

La questione degli appalti è stata affrontata anche di recente, all’interno del Gruppo Tecnico Appalti Nazionale di Confartigianato. Le proposte avanzate dal mondo artigiano sono varie; «Su tutte, però, c’è quella di prevedere l’introduzione nei bandi delle clausole che privilegino la territorialità delle imprese – conclude De Bona -. Il rilancio passa anche da qui».

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