«Il Governo, nel decreto-legge rilancio, non sostiene in modo adeguato le scuole paritarie. Alcuni istituti potrebbero non riaprire. È una pagina triste per la nostra comunità». Lo affermano Paolo Luciani e Luciano Da Pian, segretario della sezione Lega Città di Belluno e capogruppo Lega nel consiglio comunale del capoluogo.
«Ci preme sottolineare come il comparto paritario sia fondamentale per la nostra città. La prospettiva di una mancata riapertura a settembre non potrebbe delinearsi più drammatica se pensiamo che gli alluni dovranno esseri ‘assorbiti’ nel sistema statale, anch’esso fortemente penalizzato dall’attuale crisi sanitaria dettata dal Covid-19. A fronte di queste notizie l’unica luce positiva è l’ulteriore stanziamento di 4.5 milioni di euro da parte della giunta regionale del Veneto, guidata da Luca Zaia: un’integrazione rispetto ai già 31 milioni di euro di risorse proprie stanziati per il 2020 per scuole paritarie e servizi educativi per i bambini da 0 a 6 anni. A questi dovrebbero aggiungersi, inoltre, altri fondi regionali così come emerso da un incontro promosso dalla nostra sezione tra il senatore Paolo Saviane, l’onorevole Angela Colmellere e il consigliere regionale Franco Gidoni con i rappresentanti provinciali delle scuole paritarie».
Secondo i leghisti, è necessario trovare i fondi per garantire i servizi educativi. «Ma sorge spontaneo chiedersi dove siano i rappresentanti bellunesi di quei partiti che oggi a Roma siedono nella maggioranza che così facendo arrecano un danno all’Italia e alla nostra realtà cittadina riversando i problemi sulle famiglie già gravate dal peso della situazione emergenziale».