Marcia ambientalista sul Pizzoc: «Il Cansiglio diventi patrimonio Unesco»

Marcia ambientalista sul Pizzoc: «Il Cansiglio diventi patrimonio Unesco»

Il mondo ambientalista si rimette in marcia: questa volta non verso Casera Palantina, il cui accesso è ancora ostruito dalle piante cadute in seguito alla tempesta Vaia, ma in direzione Monte Pizzoc.

Il raduno è in calendario domenica 10 novembre, alle ore 9.30. E sarà il momento ideale per tracciare il quadro della situazione in Cansiglio. Anche in relazione alla candidatura Unesco, come affermano Michele Boato (Ecoistituto Alex Langer), Giancarlo Gazzola e Toio de Savorgnani (Mountain Wilderness Veneto): «Siamo sicuri che il riconoscimento dell’Unesco farà bene a una delle foreste italiane più belle e meglio conservate. Ma si può fare di più. E il marchio di patrimonio dell’umanità, in questo senso, darebbe una mano».

Nel giugno di otto anni fa, era stato organizzato un convegno ambientalista orientato proprio alla candidatura Unesco: «Ora ci si augura che l’iter possa andare avanti in maniera spedita. Ci sarebbe così una notevole serie di “patrimoni”, uno vicino all’altro: le Dolomiti, le colline del Prosecco, il Cansiglio e il sito palafitticolo dei Palù della Livenza». Ma Ecoistituto e Mountain Wilderness tengono alte le antenne: «Saremo vigili rispetto alla vendita della foresta, affinché non prevalgano gli interessi di pochi. Dobbiamo seguire la via di una conservazione sempre più attenta e di una gestione realmente sostenibile. In più, il marchio Unesco è reso possibile dal fatto che, da oltre mille anni, il Cansiglio poggia su una proprietà pubblica e unitaria, senza alcuna parte privatizzata».

Per quanto riguarda il programma del raduno sul Pizzoc, la partenza a piedi avverrà alle ore 10 da Cadolten: spazio poi agli interventi sulla cima e alla piazza della Pace, luogo simbolico di una guerra mai iniziata. «Saremo presenti in tanti – concludono Boato, Gazzola e de Savorgnani – per ricordare che il Cansiglio non è una riserva integrale, né un luogo messo sotto una campana di vetro, ma va gestito con attenzione ai valori naturalistici della biodiversità. Se passa il principio che una foresta inalienabile può essere ceduta ai privati, allora questo grande bene comune verrà smembrato, banalizzato e sfruttato».
Per informazioni sul raduno di domenica 10, è attivo il numero telefonico 346.6139393.

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