Cappelletti (5 Stelle), sfida a Zaia in solitaria: «Le priorità? Lavoro, ambiente e sanità»

Cappelletti (5 Stelle), sfida a Zaia in solitaria: «Le priorità? Lavoro, ambiente e sanità»

«Corriamo da soli. E’ un ritorno alle origini, alla passione che ha sempre guidato gli iscritti al Movimento 5 Stelle». Enrico Cappelletti avrà una missione quasi impossibile: sconfiggere Luca Zaia alle prossime elezioni regionali. L’ex senatore a 5 Stelle lo farà correndo da solo: così ha deciso la base del Movimento. Ma i 5 Stelle, rispetto alla prima avventura alle Regionali, 10 anni fa, hanno in più l’esperienza di due anni di governo. Lo ha ricordato il ministro Federico D’Incà, ieri a Belluno per lanciare la volata a Cappelletti e ai due candidati bellunesi al consiglio regionale: Barbara Lando, 54enne dipendente di Poste italiane e Daniele Campedel, pensionato 62enne residente a Sedico ma agordino di origine.

Da soli in Veneto, in coalizione a Roma. Non è una contraddizione? «No – afferma Cappelletti -. Al governo siamo stati prima insieme alla Lega, ora al Pd, ma sempre al termine di un percorso coerente, senza inciuci preelettorali». Il candidato ricorda come «Il 2019 sia stato l’anno con più cantieri avviati in Italia negli ultimi 20anni. Quindi non siamo il partito del No. Ma siamo per opere utili e realizzate nel modo corretto, senza inutili sprechi. L’esempio negativo? «La Pedemontana. Non discuto della sua utilità, ma sarebbe dovuta costare 2 miliardi di euro e invece i cittadini pagheranno 11 miliardi in più». «In questi anni siamo riusciti a far arrivare nel Bellunese quasi 1 miliardo di euro per le infrastrutture – fa di conto D’Incà – una cifra mai vista prima, che riuscirà a trasformare la provincia di Belluno da area dimenticata a protagonista». Tra le cose fatte e da fare, D’Incà spinge forte sulla ferrovia: «Oltre ai 130 milioni di euro per l’elettrificazione dell’anello basso, che in corso, il prossimo obiettivo è elettrificare anche la linea Ponte nelle Alpi – Calalzo e realizzare il collegamento Primolano – Feltre».

Quattro i punti cardine del programma di Cappelletti: lavoro, salute, ambiente, viabilità. E per la provincia di Belluno? «Serve grande attenzione e un aiuto per l’agricoltura di montagna – attacca Campedel – che da noi si integra con il mantenimento del territorio e del turismo. Bisogna incentivare i giovani perché ritornino a lavorare la terra, anche rivedendo le modalità dei bandi regionali». Barbara Lando, invece, si concentra sulla sanità. «La parte alta della provincia da questo punto di vista è abbandonata a se stessa. Servono 1 ora e mezza o due per raggiungere i pronto soccorso più vicini. Questo lede il diritto di uguaglianza di ogni cittadino».

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