«Stupiscono alcune dichiarazioni contrarie provenienti dal Bellunese. Se anche chi ha polemizzato rileggerà con attenzione i contenuti della legge, si convincerà della sua bontà. La legge del consiglio regionale del Veneto è uguale a quella della Lombardia, accolta con entusiasmo anche dal presidente della provincia di Sondrio». L’assessore regionale alla Difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin, si leva un sassolino dalla scarpa.
E torna sulla nuova legge che, ai titolari di grandi derivazioni idroelettriche, impone l’obbligo di fornire ogni anno a titolo gratuito 220 kilowattora di energia elettrica per ogni kw di potenza nominale media di concessione: «È un opportunità storica – prosegue – senza precedenti, della quale beneficeranno tutti i territori, in particolare il Bellunese, a cui ancora una volta viene riconosciuta assoluta attenzione. Quando la proposta di legge venne presentata in sede di conferenza autonomie locali, a cui partecipano pure il sindaco del capoluogo (Massaro, ndr) e il presidente della Provincia (Padrin, ndr) fu approvata all’unanimità».
Per l’assessore regionale è un passo avanti lungo il percorso dell’autonomia: «Sono soldi in più, e sottolineo in più, che saranno dedicati integralmente al territorio, senza se e senza ma – conclude Bottacin -. Al netto di qualche dichiarazione da campagna elettorale, la verità è che, grazie alla nuova legge regionale, abbiamo ottenuto sull’idroelettrico la stessa autonomia di Trento e Bolzano».