Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del vice sindaco di Longarone, e medico di base, Ali Chreyha, sul Centro servizi “Barzan”
«Rispetto alla nuova ondata covid 19 si denuncia innanzitutto fortissima preoccupazione. Il fatto che già molte strutture siano state toccate dal contagio con dipendenti, e anche utenti, significa semplicemente che si deve tornare al livello prudenziale di marzo.
In tal senso si attendono linee guida uguali per tutti da parte dell’Ulss, che declineranno localmente i provvedimenti regionali, e dell’Iss emanati recentemente.
Nel frattempo sono state attivate iniziative di tutela rispetto ai cluster locali (impedendo per esempio le visite di familiari dal Comelico) e non sono mai cessate le formazioni per tutti i dipendenti: non tanto per spiegare protocolli ormai consolidati, quanto per ricordare la necessità ulteriore della loro massima attenzione sia durante il lavoro, sia nella vita privata.
Nella giornata di martedì c’è stata un’ispezione Ulss al Centro Barzan che ha conclamato la puntualità dei processi creati, ma ciò non garantisce comunque l’impossibilità dell’ingresso del contagio, in caso di dipendenti positivi asintomatici.
La precoce individuazione dei positivi, da sempre, costituisce la miglior forma di difesa. In tal senso la distribuzione di tamponi rapidi che appaiono comunque attendibili costituiscono per l’intero sistema sociale, scolastico e produttivo il miglior modo di contrasto alla pandemia.
In ogni caso la struttura assumerà ogni scelta ritenuta utile a proteggere i residenti, anche se dovesse risultare poco popolare».