«Un plauso incondizionato allo sviluppo non può evitare l’esercizio della critica». Parole di Carlo Severati, professore di Storia dell’Architettura all’Università di Roma Tre, prese a prestito da Peraltrestrade Dolomiti. Il tema resta sempre lo stesso: Cortina e i lavori per i Mondiali di sci 2021, argomento su cui l’associazione ambientalista punta il dito da sempre. Stavolta il focus è orientato sull’area delle Tofane, già presa in esame dal professor Severati.
«L’inserimento nella lista Unesco, a seconda dei controlli che ogni singolo Stato fa, può essere tanto una garanzia quanto una condanna del bene – scrive Severati, citato da Peraltrestrade -. Se il controllo è basso, cresce il profitto che si può ricavare dall’uso del suolo».
Ecco il caso di Cortina, dove «da decenni sostituzione edilizia e garage sotterranei hanno cambiato volto, collo e spalle all’ambiente – dice Severati -. Sempre meglio di Sestriere, si obietta; discutiamone. Mi sembra che il peso degli interventi edilizi e l’aggressività delle tecniche costruttive siano andati troppo oltre. A Cortina, nell’edizione 2020 di “Una montagna di libri” è stato presentato un titolo tra i tanti: “Che cosa è il paesaggio”. Siamo autorizzati ad aprire un dibattito?».