Celebrato per secoli e oggi quasi dimenticato: San Gioatà, primo patrono di Belluno

Celebrato per secoli e oggi quasi dimenticato: San Gioatà, primo patrono di Belluno

San Martino lo conoscono tutti. È il santo del mantello, a Belluno noto più come cavaliere che come vescovo. Ma San Gioatà, quanti sanno chi fosse? Pochi. Eppure, è stato per secoli il patrono della città. Anche se oggi non ne resta quasi traccia.

Soldato romano, originario dell’Africa e convertito al cristianesimo, Gioatà visse nel III secolo, secondo la tradizione agiografica. In un periodo difficile per i cristiani, proprio durante le persecuzioni di Diocleziano. Infatti, scoperto, il giovane Gioatà non volle tradire la sua fede e quindi fu torturato e ucciso con il supplizio della ruota. Insomma, un martire, che per anni e anni fu celebrato il 22 maggio dai bellunesi.

La tradizione infatti vuole che proprio a Belluno fosse stato portato il corpo del santo. Si tratta di costruzione medievale, sparita con il passaggio della città sotto il dominio veneziano. Però qualcosa del primo patrono rimane ancora. Una statua che rappresenta il santo in abito da soldato romano. Si trova nella fontana di Piazza Duomo, davanti al Palazzo dei Rettori (Prefettura). E c’è un’altra immagine anche all’interno del Duomo. Una delle due statuette che adornano il primo altare laterale della navata di sinistra.

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