A Cancia, il cantiere si prende una pausa. La sicurezza, no. È all’orizzonte, infatti, una piccola sosta dei lavori, in concomitanza con le festività: gli interventi riprenderanno dopo l’Epifania, tempo atmosferico permettendo.
Ma a che punto stanno i lavori? Quelli di realizzazione della briglia frangicolata e della deviazione del canalone, legati al primo stralcio, sono ormai in fase avanzata. Tanto che le maestranze hanno continuato a operare anche in queste settimane, nonostante condizioni meteo non sempre ottimali. «In questo modo, in primavera si potranno velocizzare le realizzazioni delle opere in calcestruzzo – spiega il consigliere provinciale delegato alla Difesa del suolo, Massimo Bortoluzzi -. Già adesso sono state ultimate molte delle opere previste, ben prima del crono-programma iniziale».
Al momento, operai e tecnici stanno lavorando lungo il Bus del Diau, dove il progetto prevede di separare la colata solida (massi) dalla parte liquida (acqua). Di fatto, stanno realizzando la sponda nord tra i due salti in calcestruzzo del canalone, che serviranno a dissipare l’energia dell’acqua in discesa, in modo da ridurre l’effetto di erosione del terreno. Alla ripresa del cantiere verrà completata l’operazione, prima di procedere (in primavera, quando le condizioni di temperatura saranno migliori) con le opere in calcestruzzo e la posa della briglia frangicolata “Sabo Dam”, di tecnologia giapponese.
«L’impresa è super efficiente e in rapporto costante con gli uffici della Difesa del suolo – conclude Bortoluzzi -. Questo ci consente di ridurre i tempi e di concentrare le operazioni anche su quello che sarà il secondo stralcio del progetto. Ringrazio tutti i tecnici che stanno lavorando e il settore Difesa del suolo. Il dissesto di Cancia è un problema annoso, ma cominciamo a intravvedere la soluzione».