“Combattente”: la donna non si arrende alla violenza e illumina la vita

“Combattente”: la donna non si arrende alla violenza e illumina la vita

 

“Combattente”, il brano di Fiorella Mannoia, è il punto di partenza per una lettera-riflessione della cantante Jessica Da Re su una tematica che, purtroppo, è sempre di strettissima attualità

 

In questo periodo i nostri municipi e le piazze di alcune città sono state illuminate di rosso per aiutarci a considerare e a vedere le violenze di cui spesso la donna è vittima.

Mi piace pensare che ognuna di noi possa vivere senza paura la presenza di una figura maschile, e ancora di più, possa vivere serenamente la propria bellezza e la propria femminilità. Ciò che non posso pensare è che esistano esseri capaci di prevaricazione. 

Così mi soffermo sulla donna, capace di dare la vita, capace di affrontare sacrifici, sempre pronta alla rinuncia. 

Cara amica, come mi riconosco nelle fragilità, nel desiderio di amore al punto che spesso ne elemosinerei un po’. 

Come mi riconosco nel senso materno dell’abbraccio che è pronto a comprendere, perdonare e a dare sempre un’altra opportunità. Mi riconosco nella testardaggine di pensare a qualcuno e di non dimenticarlo, di pensare che cambierà, che è accaduto una volta e che non accadrà più. Mi riconosco nella necessità di amare l’altro quasi ad annullare noi stesse, quasi a sparire. 

Cara amica, anteponiamo l’altro in ogni nostra scelta, perché forse sta nella nostra natura materna, “dare la vita”, lasciare che parte di noi ci lasci per sempre. 

Ora però, ho deciso che voglio riconoscermi anche nella forza, nella determinazione, in quella presa di coscienza che ci fa dire “basta”, che ci fa stringere i pugni e lottare. 

Voglio guardarmi allo specchio ed essere fiera di me, non per aver sopportato, bensì per aver  combattuto per me stessa, voglio guardarmi allo specchio e dire: “Grande! Io sono la mia forza, posso farcela”. 

Cara amica, voglio iniziare a pensare che posso decidere, posso proteggermi, voglio pensare che valgo e che nulla può scalfirmi. 

Voglio credere che posso disegnare la mia strada e che posso trasformare ogni proposito in azione concreta. E se lo posso fare io, lo puoi fare anche tu e qualsiasi altra donna che in noi rivede e ritrova se stessa. 

Cara amica, voglio asciugare le mie lacrime e continuare a percepirne la presenza, perché esse mi ricordano la mia voglia di lottare per dare senso alla mia vita. 

Cara amica, non smettere di lottare, dietro alla tua battaglia c’è anche la mia e se ti fermi tu, rischio di non crederci più neanch’io.

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