Nuova rotatoria per raccontare la località: Provincia e Vivaio ci provano

Nuova rotatoria per raccontare la località: Provincia e Vivaio ci provano

 

Finora non aveva mai avuto neanche un cartello di benvenuto, come sarebbe normale per una località turistica. Entro qualche mese avrà addirittura una rotatoria di promozione turistica, che racconta l’identità territoriale del Nevegal. Ottima notizia per il Colle dei bellunesi, che pur tra mille avversità si appresta a vivere una stagione invernale “di transizione”. In attesa del rilancio.

La nuova rotatoria sarà realizzata al posto di quella che esiste già, in ingresso al Piazzale. Di fatto, sarà un restyling completo, in grado di dare un appeal diverso alla località e anche di fare scuola per altre zone della provincia. Perché l’idea, dal sapore turistico, è replicabilissima.

Il progetto è stato donato da Vivaio Dolomiti alla Provincia di Belluno. L’accordo di programma tra l’amministrazione e l’associazione è stato varato dall’ultimo consiglio provinciale. E a primavera dovrebbero partire i lavori.

La nuova rotatoria avrà un profilo completamente diverso rispetto all’attuale: più sicura per la circolazione stradale, più decorosa sotto l’aspetto urbano. In particolare, all’interno della rotonda ci saranno alcuni elementi identificativi della località, in modo da creare un primo biglietto da visita. Il profilo stilizzato della catena Faverghera-Toront-Visentin sarà ricreato a contornare il nome Nevegal; e collocato in posizione di rilievo, assieme al simbolo del gallo cedrone, da cui il toponimo, e assieme ad arbusti autoctoni, come erica, rododendro e ginestra.

L’architetto progettista Willi Guidolin ha previsto anche l’installazione di tre insegne retroilluminate di località, in acciaio corten, collocate su sei monoliti in pietra di Castellavazzo. Attorno alla torre faro centrale, si dipartiranno nove cavi a led sino alla base centrale dell’isola, per configurarsi come un albero stilizzato, simbolo di rinascita agli schianti provocati da Vaia, che hanno colpito duramente anche il Nevegal. E proprio da una serata di raccolta fondi per la ricostruzione è partita l’idea dell’associazione Vivaio Dolomiti, subito accolta dalla Provincia.

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