Il drago del Monte Pape, le sue fiammate e il fenomeno dell’Enrosadira

Il drago del Monte Pape, le sue fiammate e il fenomeno dell’Enrosadira

 

Oggi la leggenda ci porta a conoscere il drago del Monte Pape. La conoscete?

 

La storia comincia nella notte dei tempi.

Ci troviamo nella Valle del Bios in Agordino. E su questo monte, una delle vette delle Pale di San Martino, tra Cencenighe e Taibon, viveva un drago solitario. Isolato dal mondo, era in pace e serenità.

Ma aveva un’abitudine assai strana: ogni mattina, al suo risveglio, amava lanciare fiammate dalla sua grande bocca per scaldare l’atmosfera.

Questo creava nell’aria riflessi infuocati tipici dell’Enrosadira nelle Dolomiti: il fenomeno secondo cui le montagne assumono una colorazione accesa e magica.

Una volta portato a termine questo rito, spiccava il volo verso l’alta Valle del Bios, dove amava fare il bagno nel Lach dei Negher, tra le cime del gruppo della Marmolada.

Se ne stava in panciolle, beato, tutto il giorno.

Al tramonto poi il drago scompariva nelle acque di quello splendido lago, per rifare capolino all’alba seguente sul Monte Pape con le sue fiammate mattutine.

In tutta la valle si aspettava questo incredibile momento, E tutt’oggi lo attendiamo: è un miracolo semplicemente unico e incredibile.

Alla prossima!

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