Mancano medici, in ospedale arrivano gli specializzandi

Mancano medici, in ospedale arrivano gli specializzandi

A Belluno (come nel resto del Veneto) mancano medici. Ma questa non è una novità. La buona nuova è invece che, grazie all’accordo recentemente firmato tra Regione Veneto e le università di Padova e Verona, anche nelle strutture ospedaliere dell’Ulss 1 Dolomiti arriveranno a dar manforte i medici specializzandi nelle scuole di medicina dei due prestigiosi atenei. I giovani medici in erba (iscritti all’ultimo anno del corso o al penultimo in caso di durata quinquennale) interveranno in supporto agli organici nei reparti più in difficoltà a causa della carenza di personale medico. «Al 31 dicembre 2018 i medici in servizio erano 463, oggi sono 429. Nel 2019 74 medici hanno cessato il servizio e solo 41 hanno preso servizio», spiega il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno. «Mi auguro che, grazie a queste nuove opportunità fortemente volute dalla Regione, si possano trovare a breve medici per i nostri servizi. Ogni giorno i nostri professionisti si impegnano con la dedizione e la determinazione della gente di montagna per dare il meglio per i nostri assistiti, ma l’errata programmazione nazionale sui numeri di specializzandi si è fatta sentire da noi prima che altrove e ora sta diventando sempre più pesante”. Secondo l’accordo gli specializzandi potranno trentadue ore alla settimana con contratto regolare negli ospedali del territorio, con uno stipendio di 2300 euro mensili.

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