Zaia firma l’ordinanza anti-assembramenti: ecco cosa cambia

Zaia firma l’ordinanza anti-assembramenti: ecco cosa cambia

 

L’ordinanza è nero su bianco. Ed è stata presentata oggi dal governatore del Veneto, Luca Zaia.

Condiviso con le Regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, il documento entrerà in vigore a partire da venerdì, dopo la mezzanotte, e durerà fino al 3 dicembre. 

BAR E SUPERMERCATI 

La principale novità riguarda la chiusura di outlet e centri commerciali sia il sabato, sia la domenica. Solo la domenica, invece, dovranno abbassare le serrande tutti i negozi, tranne farmacie, para-farmacie, edicole, tabaccherie e alimentari. Bar e ristoranti? Rimangono aperti, ma sempre fino alle 18. Ed è obbligatorio rimanere seduti al proprio posto: non si consuma in piedi. «Per quanto riguarda gli esercizi di vendita – afferma Zaia – entra una persona per nucleo familiare, mentre nei supermercati le prime due ore di apertura sono riservate agli Over 65. Quindi, lasciamo spazio a chi ha già compiuto il 65. anno di età ed evitiamo di andare a fare la spesa nelle prime ore del mattino».

ATTIVITÀ MOTORIA 

Si potrà correre, ma con una particolare attenzione: «È consentito svolgere attività sportiva, motoria e passeggiate, in parchi pubblici, aree verdi e, in generale, nelle zone periferiche. Quindi, al di fuori delle piazze, dei centri storici, dei luoghi turistici e in aree solitamente affollate. Insomma – ammonisce Zaia – scordatevi le gita. In merito alla mascherina, va portata pure nella propria abitazione, in presenza di non conviventi». 

SCUOLE 

Fari puntati anche sulle scuole primarie e secondarie: «Sono sospese le attività di educazione fisica, canto e strumenti a fiato. L’indicazione arriva dalla Comunità scientifica internazionale. In merito al trasporto pubblico, la capienza massima nei vari mezzi è al 50 per cento». 

IRRIDUCIBILI 

I numeri del contagio destano una certa preoccupazione: «L’ordinanza, in un mondo che rispetta le regole, non serve. E questa ha lo scopo di intercettare gli “irriducibili”. La vedo come un fallimento, sapendo che la stragrande maggioranza dei veneti si comporta bene. In ogni caso, non si tratta di un atto di coercizione: vogliamo solo rimettere in fila alcuni principi fondamentali. Senza la collaborazione dei cittadini, non ne veniamo fuori. Se non manca il rispetto, altro che area gialla o arancione. Ci chiuderanno in casa». 

EROI

Zaia si è quindi soffermato sulle figure medico-sanitarie: «Sì, medici e infermieri sono eroi, ma vale la pena dirlo una volta di meno e comportarsi meglio una volta di più. Inutile chiamarli eroi, se poi si creano assembramenti o si indossa male la mascherina». E ancora: «Affrontiamo il tema giorno dopo giorno, con lucidità. E  non poche difficoltà. La pressione ospedaliera si fa sentire: sui nostri sanitari e sui pazienti, che ora trovano meno disponibilità in termini di servizi». 

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