Quale viabilità per Mondiali e Olimpiadi? Per Federalberghi le code ammazzano il turismo

Quale viabilità per Mondiali e Olimpiadi? Per Federalberghi le code ammazzano il turismo

Mondiali e Olimpiadi si disputano a Cortina. Ma la partita vera, quella per il futuro del Bellunese, è tutta a valle. Tra Longarone e le Dolomiti.

La sfida è quella dell’accessibilità. «Perché oggi nessuno accetta più di farsi ore di coda, neanche per arrivare nel posto più bello del mondo». Lo dice il presidente di Federalberghi Veneto. E con i serpentoni di auto visti e rivisti sull’Alemagna vanno sommati anche i disagi per i residenti, non solo quelli dei turisti. 

Il tema dunque è l’accessibilità. Ed è stato ribadito anche ieri (lunedì 12 ottobre) a Dolomiti Show, durante una tavola rotonda sul tema Olimpiadi. Il punto di partenza erano lo sport e l’accoglienza. Ma rifare gli alberghi e adattarli alle rinnovate esigenze turistiche – evidentemente – è molto più facile. 

«Il mantra deve essere quello di rendere facile per il turista arrivare nelle località. Cortina in testa – ha detto Marco Michielli, numero uno di Federalberghi e Confturismo Veneto -. Ormai nessuno accetta più di farsi ore e ore di auto per arrivare in vacanza. Quindi bisogna fluidificare il traffico e rafforzare il trasporto su ruota. Il futuro della montagna, non solo del turismo, si gioca sui collegamenti. Bisogna pensare che le infrastrutture sono fondamentali anche per la tenuta della demografia e per i servizi ai territori».

Se Federalberghi punta sulle strade, Roger De Menech spinge sul ferro. E vede nel treno il mezzo con cui rendere più accessibile Cortina. In tempo per le Olimpiadi? «Nel piano Mondiali abbiamo costretto Rfi a inserire l’elettrificazione dell’anello basso del Bellunese. Ed è stato fondamentale – ha spiegato il deputato Pd -. Oggi la ferrovia Bellunese diventa perno della viabilità dolomitica: non è più un ramo secco. L’elettrificazione da Conegliano a Belluno è fatta; nei prossimi tre anni verrà completata. L’obiettivo? Inserire anche la continuazione da Ponte nelle Alpi a Calalzo per le Olimpiadi. È l’integrazione delle infrastrutture che ti consente di rendere appetibile e raggiungibile un territorio».

Ai posteri l’ardua sentenza. Quel che è certo è che per i Mondiali non saranno pronte le varianti Anas sulla Alemagna, promesse quattro anni fa. Quindi come è pensabile il treno possa arrivare per le Olimpiadi 2026?

«Anas è in netto ritardo – ha detto il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. I Mondiali saranno tra poco più di tre mesi e non è ancora partito nessun cantiere delle varianti. Per le Olimpiadi, mi auguro che il Governo nomini un commissario per i lavori su Cortina e Longarone: le varianti andranno completate entro dicembre 2025».

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