Demenza: più di 500 nuovi casi all’anno nel territorio bellunese

Demenza: più di 500 nuovi casi all’anno nel territorio bellunese

 

Oltre 500 nuovi casi all’anno, di cui 280 legati all’Alzheimer. Sono impressionanti i numeri relativi all’incidenza delle demenze in provincia di Belluno. Numeri che emergono proprio oggi, nella “Giornata mondiale dell’Alzheimer”. 

Il dato si riferisce alla popolazione con più di 65 anni, quella maggiormente colpita da patologie che portano al decadimento delle funzioni cognitive. «Stime su studi epidemiologici condotti sulla popolazione bellunese – spiega Ali Chreyha, medico di base e amministratore – indicano un totale di circa 4.500 casi, dei quali 2.800 (il 60-65%) con Alzheimer, mentre in Veneto si contano all’incirca 70mila persone affette da demenza: 67mila con età superiore ai 65 anni». 

Per questo motivo, l’assessorato ai servizi sociali sanità del Comune di Longarone in collaborazione con l’Azienda Servizi alla Persona Longarone-Zoldo ha deciso di organizzare un momento di riflessione per promuovere l’invecchiamento attivo. E affrontare alcune tematiche intrecciate alla demenza, all’impatto sociale e familiare, fino ai risvolti individuali di chi si ammala. In particolare, l’appuntamento è per questo pomeriggio (ore 15.30), nella sala Roa in località Malcolm: l’incontro dal titolo “Sconfinati ricordi”, sarà curato dalla regista e attrice Anna Olivier e dalla psicologa Vanessa D’Alpaos. 

La malattia di Alzheimer ha una durata di 9, 11 anni. Ecco allora che diventa fondamentale disporre di servizi sul territorio a supporto della famiglia, molto spesso rappresentata da un coniuge anziano: fondamentale è l’assistenza domiciliare di base, seguita dai servizi sociali attraverso i Comuni, alla quale si aggiunge l’assistenza domiciliare integrata, con il coinvolgimento di più figure professionali. In primis, infermieri. Senza dimenticare le strutture residenziali, che possono essere temporanee (centri diurni) o definitive (case di riposo). «Ci sono 10 posti a Belluno – conclude il dottor Chreyha – e 10 a Feltre destinati ad accoglienza e gestione delle demenze con gravi disturbi del comportamento». 

Alzheimer: non ricordiamocene solo oggi. 

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