Lavoro in crisi da Covid: persi circa 3mila posti nel Bellunese

Lavoro in crisi da Covid: persi circa 3mila posti nel Bellunese

 

Lavoro ammalato di Covid. Crollo dei contratti dipendenti dall’inizio dell’anno. Mancano all’appello circa 3mila posti, soprattutto nel settore dei servizi. Significa che gli stagionali e tutto quello che ruota attorno a turismo, ristorazione e commercio ha subito un colpo ferale; e tuttora rimane sotto l’effetto della pandemia.

I DATI

A scattare la fotografia è Veneto Lavoro. Che registra per filo e per segno gli effetti della pandemia sul mercato del lavoro veneto (-6.700 posizioni di lavoro dipendente tra aprile e giugno).

Il risultato negativo è dovuto principalmente ai provvedimenti di lockdown imposti per limitare la diffusione del contagio, che hanno comportato, da un lato, il mancato avvio delle attività stagionali legate alla Pasqua, e dall’altro il ridotto e ritardato avvio di quelle estive; ma dimostra anche la brusca accelerazione di una tendenza al rallentamento dell’occupazione in atto da tempo.

BELLUNO

E pensare che il 2020 si era aperto con il sole per il mercato del lavoro… il saldo tra nuovi contratti e cessazioni era in terreno ampiamente positivo a metà febbraio: +1.160. Poi è arrivato il Covid e stop: a fine febbraio il saldo era già diverso (+550); significa che nel giro di pochi giorni sono piovute le cessazioni dei rapporti di lavoro, soprattutto tra gli stagionali che hanno dovuto chiudere in anticipo l’inverno. La picchiata verso il basso si è fermata solo a fine aprile, e solo a -4.065. Qualche fluttuazione verso l’alto, fino a un nuovo calo. A fine luglio (ultimo dato – parziale – disponibile) la variazione occupazionale cumulata dice -3.040. 

Il problema è concentrato tutto nei servizi. Ovvero, nel turismo. L’incertezza della situazione Covid e l’assenza di stranieri ha fatto optare molti alberghi e rifugi per qualche cameriere in meno. Stesso discorso per ristoranti, bar e negozi. Fatto sta che sommando nuovi contratti e cessazioni da gennaio a oggi, i servizi registrano 3.895 posti di lavoro in meno rispetto alla fine del 2019. Per fortuna reggono industria (+615) e agricoltura (+525).

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