Ancora buone notizie dal mondo della sanità. E in particolare da quella bellunese.
Attraverso una diretta web, il direttore generale dell’Ulss Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, ha tracciato il quadro della situazione. Con un particolare occhio di riguardo per le case di riposo: «Ora sono rimasti solo 16 ospiti positivi e 4 operatori. Questo significa che l’80 per cento delle strutture per anziani non autosufficienti è “Covid free”».
A proposito dei positivi al Coronavurus, adesso ammontano a 51 in tutta la provincia: una cifra davvero esigua, se si considera che in totale, dall’inizio della pandemia, ben 1.200 soggetti hanno contratto il Covid-19.
Cresce pure il numero di tamponi: oltre 43mila complessivamente; 290 al giorno sono eseguiti a Belluno e 150 a Feltre, mentre i test sierologici toccano quota 21mila.
Nel frattempo, anche se in maniera graduale, è ripresa l’attività negli ospedali con 3.761 visite, 9.870 prestazioni di diagnostica e 411 interventi chirurgici. «Ci vuole un po’ di pazienza – ha affermato Rasi Caldogno – perché il fatto di adottare misure di sicurezza a tutela di pazienti, utenti e personale, ha inevitabilmente appesantito i tempi per realizzare le prestazioni».
Si torna alla quasi normalità? Bene, ma a tornare sono pure i problemi: «Esaurita la fase emergenziale – ha concluso il direttore generale – si ripropongono temi come la difficoltà di reperire specialisti. A tale proposito, ci stiamo impegnando per trovare nuove modalità di erogazione delle prestazioni, così da incrementare il livello e la qualità del nostro servizio».