Riaprono i battenti i Centri diurni per persone con disabilità: nel complesso, su 302 utenti, 239 hanno ripreso la frequenza.
Lo si evince dal report promosso dall’Ulss Dolomiti: «Durante il periodo di sospensione delle attività in sede, per l’emergenza Covid, erano stati comunque garantiti il sostegno e il monitoraggio delle persone e delle loro famiglie da parte dei servizi a cui afferiscono. Anche con prestazioni personalizzate e a domicilio».
Nel frattempo, tutti i Centri diurni hanno formulato il “Piano organizzativo e delle attività”, suddividendo per nuclei il personale e gli ospiti, secondo le normative regionali. Ogni struttura si è attivata per preparare la cartellonistica da esporre nei servizi, ha predisposto protocolli e procedure che regolano il comportamento del personale, l’igienizzazione e la sanificazione dei locali. E si è attrezzata con i necessari dispositivi di protezione individuale.
In più, sono stati eseguiti i tamponi a coloro che hanno dimostrato un interesse a riprendere la frequenza dei Centri: «Il numero degli utenti ammessi alla frequenza è destinato ad aumentare col passare del tempo, per arrivare gradualmente a garantire il servizio complessivo nell’epoca pre-Covid».