In ospedale solo su appuntamento. E ricalendarizzazione delle visite saltate negli ultimi due mesi. È la “fase 2” degli ospedali veneti. Che scatta da domani (lunedì 4 maggio), con alcune semplici regole che cambieranno le abitudini degli utenti dei servizi.
Regola numero uno: accesso solo su appuntamento, e comunque al massimo 15 minuti prima dell’orario di visita o prestazione. Perché è vero che l’emergenza acuta è passata, ma il coronavirus è ancora in agguato e non è il caso di abbassare la guardia. Ecco perché chi entra in ospedale non potrà essere accompagnato (eccezion fatta per minori e persone con disabilità). Solo per i punti prelievo non servirà l’appuntamento.
Regola due: i Pronto Soccorso manterranno i percorsi differenziati per sospetti Covid e accessi per altre patologie. Anche in questo caso, niente accompagnatori. A tutti verrà fatto il tampone.
Regola tre: gli sportelli di prenotazione Cup rimangono chiusi. Le prestazioni di specialistica ambulatoriale presso strutture pubbliche o private accreditate sono comunque garantite e prenotabili telefonicamente. Chi ha saltato visite o interventi che erano stati programmati negli ultimi due mesi, sarà ricontattato direttamente dall’Ulss per ricalendarizzare la prestazione.
Regola quattro: l’attività di distribuzione diretta dei farmaci è limitata a quelli a esclusiva distribuzione ospedaliera. Possono essere erogati i farmaci prescritti alla dimissione da ricovero o a seguito di visita specialistica necessari per la terapia sino a un termine di tre mesi. In tutti gli altri casi bisognerà rivolgersi alle farmacie convenzionate del territorio.