Case di riposo sotto la lente: positivi 97 ospiti, il 4 per cento

Case di riposo sotto la lente: positivi 97 ospiti, il 4 per cento

La preoccupazione c’è. E non potrebbe essere altrimenti. Negli ultimi giorni la questione case di riposo è stata sollevata da più parti; con la Cgil in testa, a chiedere quanti ospiti fossero stati sottoposti a tampone e quanti operatori fossero stati trovati positivi al coronavirus. I dati diffusi dall’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin danno risposte che sembrano rassicuranti per il Bellunese.

A livello regionale, risulta che il 6% degli anziani presenti nelle case di riposo del Veneto è positivo al Covid-19 (1.857 su un totale di 33.311). Dai numeri risulta che sono morti 345 ospiti. A Belluno, invece, il dato di incidenza del coronavirus è del 4%: su 2.456 ospiti (30 le strutture coinvolte dall’analisi effettuata nei giorni scorsi e aggiornata al 13 aprile), 97 sono positivi, mentre 24 sono deceduti. 

Gli operatori (dipendenti e non) sono 2.195: di questi, 69 sono risultati positivi, il 3% (in linea con la media regionale: 30.501 operatori, di cui 920 positivi).

BORGO VALBELLUNA

A Mel, Trichiana e Lentiai intanto la preoccupazione resta alta. E infiamma la dinamica politica del consiglio comunale, tanto che dall’opposizione si leva la richiesta di istituire un’apposita commissione che segua le tre case di riposo e i servizi sociali. 

«Questo è il momento di solidarizzare con gli operatori delle case di riposo, ma è anche il momento di dare risposte precise ai familiari e alla cittadinanza. Non si tratta di fare allarmismo, ma di dire con onestà qual è la situazione reale – scrive il consigliere Dario Dal Magro in una lettera al sindaco Cesa -. Visto che i dati vengono inviati giornalmente all’Ulss, è corretto che siano resi accessibili a tutti e in particolare ai familiari. È opportuno inoltre elencare in modo dettagliato con date precise quali sono state le procedure seguite anche ammettendo eventuali mancati accorgimenti. Credo sia giusto che l’amministrazione valuti attentamente, come già proposto, di far gestire la Valbelluna Servizi Srl (la partecipata che gestisce i servizi sociali, ndr) non a un amministratore unico, ma a un consiglio di amministrazione di tre persone, che potrebbero seguire da vicino le tre realtà».

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