«La direzione è segnata, bisogna che si consolidi. Ma se i cittadini non rimangono in casa, si fa presto a ripartire con l’epidemia». Nella domenica che apre la settimana di Pasqua, il governatore Zaia infonde un po’ di positività. 

 

È ancora presto per dire di aver scollinato. Ma i primi segnali positivi ci sono. «Non mi sento oggi di dire che abbiamo passato ‘il’ picco: certo abbiamo passato ‘un’ picco, ma non so dire se ce ne potrà essere un altro, e perché ciò non avvenga, bisogna che i veneti restino a casa» continua Zaia. «Questa settimana sta dando una direzione: abbiamo già quattro bollettini positivi, anche oggi vi sono meno pazienti ricoverati e quelli ricoverati in terapia intensiva sono saliti di sole 3 unità; aumentano invece i pazienti guariti».

I numeri bellunesi sembrano leggermente in controtendenza. Se non altro nei ricoveri in terapia intensiva, che erano 8 stamattina mentre salgono a 10 nell’aggiornamento serale. Per il resto, il bollettino dell’Azienda Zero conferma anche negli ospedali bellunesi un calo dei ricoveri: erano 79 stamattina, sono 78 attualmente, ma contando anche i 10 in terapia intensiva già indicati. Il dato è significativo riferito ai pazienti in area non critica: dai 71 di questa mattina ai 68 del pomeriggio (34 al San Martino, -3; 7 al Santa Maria del Prato, -1; 14 all’ospedale di comunità di Belluno e 13 all’ospedale di comunità di Agordo, +1).

Al momento risultano 557 i casi positivi nel Bellunese (+19 rispetto a stamattina), ma ci sono anche 32 negativizzati (vale a dire persone che avevano contratto il Covid-19 e che se ne sono liberate). I bellunesi in isolamento domiciliare fiduciario sono 1.234.