Panorami da cartolina. Ma occhio alle valanghe. L’arrivo delle neve ha regalato scorci da favola, anche in Valbelluna e nei fondovalle. In quota però, è meglio stare particolarmente attenti, prima di imbarcarsi in escursioni o fuoripista. Perché lo strato bianco non è del tutto solido. Lo dice il Centro Valanghe di Arabba, che invita alla prudenza massima. Anche se il pericolo di valanghe non è ancora da bollino nero.
«Attualmente in montagna ci sono 5/15 centimetri di neve fresca molto soffice (vale a dire 40 chili per metro cubo, ndr), che poggia su strati a debole coesione – fanno sapere gli esperti dell’Arpav -. Con questa situazione, sui pendii ripidi in prossimità delle creste, negli impluvi, nelle conche e sui pendii aperti, la presenza di depositi di neve ventata va valutata con attenzione, in quanto i distacchi possono avvenire anche con debole sovraccarico».
È soprattutto quella che i meteorologi chiamano neve ventata (la neve accumulata grazie all’azione del vento) a nascondere le insidie maggiori.
Per i prossimi giorni, almeno fino a lunedì, il pericolo di valanghe è in generale moderato (grado 2) sia sulle Dolomiti che sulle Prealpi. «Non vanno sottovalutate locali zone di pericolo specie nei canali estremamente ripidi e stretti» raccomandano dal Centro Valanghe.