Pronto soccorso di Agordo: via all’ampliamento e ristrutturazione

Pronto soccorso di Agordo: via all’ampliamento e ristrutturazione

 

Lunedì 19 ottobre partirà il cantiere per la ristrutturazione del Pronto soccorso di Agordo. 

Per consentire i lavori in sicurezza, il punto prelievi sarà spostato dal fronte Sud dell’ospedale al fronte Nord (corpo C dell’ospedale): ovvero, nell’area attualmente dedicata alle donazioni di sangue, mentre il percorso di ingresso degli utenti è segnalato con una specifica cartellonistica. E non mancheranno alcuni parcheggi riservati per i prelievi, dalle 7 alle 10. 

La ristrutturazione e l’ampliamento sono finanziati con 2,5 milioni dal Fondo Comuni Confinanti, come da convenzione firmata tra Ulss e Provincia di Belluno, e per 500mila euro dalla Regione del Veneto.

I lavori consistono nell’ampliamento della superficie, in una serie di interventi strutturali finalizzati al miglioramento sismico dell’ospedale e nella messa a norma dal punto di vista impiantistico e antincendio, al piano terra. In particolare, sarà sistemata l’attuale area interna, verrà costruita una nuova camera calda ed è previsto un occhio di riguardo per la viabilità e la sicurezza degli accessi.

Nel dettaglio, saranno ristrutturati gli ambienti interni al volume ospedaliero, collocati nell’ala sud-est del piano terra dell’edificio C, per una superficie lorda complessiva di 740 mq lordi e verrà costruita una nuova area esterna. Il volume si svilupperà su una superficie coperta di 325 mq per l’altezza di un solo piano. E il fabbricato sarà articolato in tre volumi distinti: il primo, a ridosso dell’edificio, conterrà gli spazi di supporto e i necessari filtri d’ingresso; il secondo, di forma trapezoidale, costituisce la camera calda vera e propria e presenterà un lato smussato per permettere il passaggio dei mezzi di servizio attorno al fabbricato. E il terzo è legato alla rimessa delle ambulanze.

«Il progetto mira a potenziare e consolidare il presidio, offrendo ai cittadini una struttura funzionale al territorio con maggiore confort per l’utenza di un servizio nevralgico come il Pronto Soccorso», spiega il direttore generale Adriano Rasi Caldogno, «Il finanziamento di quest’opere a servizio della comunità con i fondi delle aree di confine e il cofinanziamento della Regione Veneto sono una azione concreta per consolidare e potenziare i servizi sanitari della montagna».

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