Pioggia e maltempo alle spalle: a Cancia è cominciata ieri la rimozione dei detriti nel vascone di contenimento. Le ditte incaricate dalla Provincia di Belluno stanno operando lo svuotamento del materiale accumulatosi dai temporali di fine agosto. In totale, dovranno essere rimossi circa 5mila metri cubi di ghiaia e sassi. Un’operazione che richiederà circa 2 settimane di lavori, compresa anche la riprofilatura dell’alveo e la manutenzione dei drenaggi, per un investimento complessivo di 75mila euro.
«Meteo permettendo, potremo riportare il vascone alla piena operatività prima di fine mese, e molto prima del periodo delle piogge autunnali – spiega Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo -. Nel frattempo, abbiamo avviato una somma urgenza a monte del ponte sul canalone». In questo caso i lavori serviranno a ripristinare il funzionamento della scogliera, che nella sponda destra è stata profondamente erosa dagli ultimi eventi meteorologici. Si tratta di un’operazione importante per la sicurezza dell’area, da 250mila euro. «Ci vorranno due mesi per concludere – sottolinea il consigliere provinciale -. La zona di Cancia continua a rimanere osservata speciale, nella consapevolezza che le opere che stiamo realizzando funzionano. Non è ancora stata assemblata la componente principale, vale a dire la briglia “Sabo Dam”; ma la separazione della colata solida dall’acqua ha già dimostrato la propria efficacia durante gli acquazzoni di fine agosto, che hanno portato a valle solo ghiaia e fango».
