Quaranta chilometri da pedalare: Bribano-Agordino tutta in sella

Quaranta chilometri da pedalare: Bribano-Agordino tutta in sella

Quaranta chilometri di turismo. Tutti da pedalare. E da trasformare in un’attrazione per l’intera provincia di Belluno. In altre parti d’Italia sulle ciclabili hanno costruito un mercato fiorente. Perché non potrebbe succedere lo stesso tra le Dolomiti?

L’idea gira da tempo tra Sedico e l’Unione montana Agordina. Ma adesso c’è anche un progetto preliminare. E secondo il cronoprogramma di massima, entro la fine del 2021 potrebbero cominciare i lavori. Dopodiché la ciclabile Bribano-Cencenighe (con idee di sviluppo anche più su, verso Alleghe e Caprile) potrà diventare realtà.

Un percorso immerso nella natura. Una quarantina di chilometri lungo il Cordevole, in un territorio di pregio, tra il rumore dell’acqua e le pareti delle montagne. Un itinerario quasi pianeggiante, alla portata di tutti. Che è tornato alla ribalta ieri (sabato 8 agosto) all’inaugurazione dell’area picnic di Candaten, ricostruito dopo il passaggio funesto di Vaia. 

«Il Parco Nazionale ci crede e parteciperà alla progettazione di questa grande ciclabile» ha detto il presidente dell’ente Parco, Ennio Vigne. Mentre il Comune di Sedico è già a buon punto. «Abbiamo praticamente concluso la progettazione preliminare – spiega il sindaco, Stefano Deon -. Se riusciremo a correre un po’, non escludo si possa arrivare in appalto entro la fine del prossimo anno. Ho fatto un giro sull’Agordina il primo giorno dopo il lockdown, a maggio, ed era un pullulare di biciclette. Quando avremo la ciclabile Bribano-Cencenighe, sarà uno spettacolo. E sono convinto che potranno nascere molte attività, perché il cicloturismo è in espansione. Penso a negozi di biciclette, noleggio, bar e ristoranti».

La pista, nelle idee progettuali, seguirà il corso del Cordevole e si collocherà tra il torrente e la strada regionale. Lo spazio per far nascere attività lungo la ciclabile non mancherà di certo. Come non mancheranno i motivi per frequentarla: dalla possibilità di raggiungere le Dolomiti agordine fino alle attrazioni lungo il percorso. Sì, perché il Parco ha intenzione di non fermarsi a Candaten. E nel giro di qualche mese vuole riaprire anche il sito di Valle Imperina, con le vecchie miniere da eleggere a luogo di visita.

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