Due predazioni da lupo nell’arco di due notti: prima un agnello, morso all’altezza della gola (ma ancora vivo). Poi una capra, trovata letteralmente sbranata in mezzo al prato, a pochi metri delle abitazioni.
È accaduto a Ronchena (nei pressi di Lentiai, comune di Borgo Valbelluna), dove Michael Raccanelli ha un’azienda agricola: «Domenica pomeriggio – racconta l’allevatore – ho visto che i paletti del recinto erano leggermente spostati. E, subito dopo, mi sono accorto che un agnello era gonfio alla gola. Pensavo fosse stato qualche insetto, invece i segni del morso non lasciavano spazio a troppe interpretazioni. Così, ho caricato l’animale sul Pick-up e l’ho portato a casa, nel tentativo di salvarlo: ora è sotto cura antibiotica».
Ieri, invece, l’ultima e amara scoperta: «La mia capra era sul prato. O, sarebbe meglio dire, quel che ne restava. Perché li lupo l’ha divorata, nonostante fosse rinchiusa nel recinto elettrificato: acquisto due rotoli al mese, avevo appena cambiato la batteria. Ma non è servito a nulla: le recinzioni anti-lupo non risolvono il problema».
E Michael sente che la misura ormai è colma: «Questa non è la mia principale occupazione, visto che lavoro in fabbrica. Però è una passione che ho fin da piccolo: quella stessa passione adesso sta venendo meno. Basti pensare che l’anno scorso, in una sola notte, ho subìto dieci predazioni».