Pali di legno e rete contro i cinghiali: a Col Moscher e Col Artent si salvano i narcisi

Pali di legno e rete contro i cinghiali: a Col Moscher e Col Artent si salvano i narcisi

Chilometri e chilometri di steccato e filo. Basteranno per tenere i cinghiali alla larga dai prati? Se lo augurano i gruppi che in queste giornate stanno lavorando sulla fascia prealpina di Borgo Valbelluna, sopra Mel e Lentiai. L’obiettivo è uno solo: difendere i prati e consentire anche quest’anno la grande fioritura dei narcisi. Solo che è un compito difficile. I fiori che da sempre caratterizzano i prati della zona hanno un nemico famelico: orde di cinghiali che con le loro zanne arano il terreno e mettono all’aria i bulbi del narciso. I danni provocati dagli ungulati sono incalcolabili. Tanto che vaste porzioni di prato non fioriranno più per decenni.

Ecco perché alcuni gruppi, armati di buona volontà, si stanno dando da fare. Hanno già posato diversi recinti. In località Col Moscher, tanto per cominciare, dove sono stati sostituiti tutti i paletti in plastica con pali di legno. E ieri sono iniziate anche operazioni di posa del secondo recinto in Col Artent; oltre 15mila metri quadrati di prato che saranno circondati da recinzione e protetti dai cinghiali. Se paletti e filo basteranno, con un po’ di pioggia (dopo la grande siccità) i narcisi potranno sbocciare indisturbati. 

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