Oggi vi raccontiamo come è nata la tradizione di regalare la stella di Natale
Narra la leggenda che, in una fredda notte di Natale, un bimbo povero entrò in chiesa.
Voleva portare a Gesù Bambino un dono, ma la sua famiglia era indigente.
Lungo la strada, trovò solo dei ramoscelli secchi e li raccolse.
Ma, entrato in chiesa, provò vergogna nel vedere che le persone posavano accanto alla culla del Bambin Gesù candele e fiori.
Si sedette con il suo mazzo di ramicelli secchi in mano e iniziò a piangere.
E una lacrima cadde su quei ramoscelli.
D’incanto, proprio la sua lacrima si trasformò nel fiore più rosso e bello che i suoi occhi avessero mai visto.
Nacque così la stella di Natale, che tutt’oggi si regala.
CURIOSITÀ DAL MONDO
Lo sapevate che in Finlandia vengono preparati due alberi?
Uno addobbato in casa con luci e palline, uno invece fatto solo di ramoscelli in cui vengono appese delle ciotole con dei semi per gli uccelli, che per il grande freddo non troverebbero cibo.
In fondo il Natale è di tutti… anche degli animali.
E DALL’ITALIA…
Si narra che, nella reggia di Ludovico il Moro, il Natale fosse arricchito da sontuosi pranzi.
Ma, un 25 dicembre, il cuoco Toni bruciò il dolce.
Così il povero “garzone” dovette correre ai ripari. E fece un pane a cui aggiunse miele e canditi.
Fu con grande stupore che venne apprezzato dai commensali e, da allora, servito ogni anno.
Venne chiamato il “Pan de Toni”: da lì, la tradizione del nostro panettone.