Una nuova era dopo il Covid: la inaugurano l’Alpago e il triathlon

Una nuova era dopo il Covid: la inaugurano l’Alpago e il triathlon

 

Tokyo? Nel 2021. Perché in quest’annata così particolare, la vera sede delle Olimpiadi è l’Alpago. Esageriamo un po’, è vero. Ma non troppo. Nel weekend, sulle sponde del lago di Santa Croce, è come se fosse andata in scena un’Olimpiade: di emozioni, impegno organizzativo, tensione agonistica, conquiste e vittorie. 

Proprio l’Alpago ha tenuto a battesimo la ripresa agonistica del triathlon: non solo a livello italiano. Anche europeo e mondiale. Dall’Aquathlon Kids e Mini con quasi 200 concorrenti dai 6 ai 17 anni, fino alle prove domenicali: nel complesso, la Triathlon Sprint Silca Cup si è rivelata un successone. E ha richiamato ben 650 triathleti. 

Fra loro, i vincitori della prova regina: Davide Uccellari (Fiamme Azzurre) e Sharon Spimi (The Hurricane). Sul podio, al maschile, anche Alessio Crociani (Ttr) e Giulio Pugliese (Torrino Roma Triathlon). E, al femminile, Francesca Crestani (Cy Laser Tri Schio) e Asia Mercatelli (Raschiani Triathlon). Senza considerare la performance della nazionale di paratriathlon, i cui atleti hanno dato prova della loro forza, andando oltre qualsiasi tipo di barriera. «È stato molto emozionante riprendere a gareggiare – sono le parole di Anna Barbqro, una delle stelle azzurre -. Non abbiamo mai smesso di allenarci, però eravamo a casa, da soli, con lavori diversi, sui rulli, a corpo libero. Dopo mesi “separati”, bisognava ritrovare pure il feeling con la guida. Ma, dopo qualche bracciata, è tornato tutto come prima». 

Soddisfatto il sindaco di Alpago, Umberto Soccal: «È una sfida che abbiamo accettato volentieri, sapendo di avere alle spalle organizzatori come Silca Ultralite Vittorio Veneto, in grado di operare al meglio. È stato un weekend significativo». Sulla stessa linea di pensiero, l’assessore al Turismo, Federico Costa: «Siamo felici di aver ospitato il triathlon, perché ha sancito la ripartenza per lo sport, ma anche un ritorno alla normalità. Siamo orgogliosi di essere ripartiti con questo evento, che ha portato pure un indotto, con atleti, accompagnatori e familiari che, dopo la competizione, hanno vissuto il territorio. Gli sportivi poi ritornano volentieri, anche per sessioni di allenamento, oltre che per motivi di svago e tempo libero». 

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