Natale, teatro, eventi: Feltre rilancia grazie ai Fondi di confine

Natale, teatro, eventi: Feltre rilancia grazie ai Fondi di confine

La macchina c’è già, tra riqualificazione del centro storico, musei rinnovati e teatro de la Sena ampliato e adeguato (aprirà ad aprile 2021, salvo imprevisti). Ora, come dice il vicesindaco di Feltre, Alessandro Del Bianco, è giunto il momento di «immettere benzina nel motore». Ovvero eventi, idee, riqualificazione di spazi sfitti.

Il carburante è il progetto “Valorizzazione e promozione turistica e commerciale della città di Feltre”, approvato nei giorni scorsi dalla giunta e che vuole intercettare i 500mila euro garantiti ogni anno per i municipi di 1° fascia dal Fondo per i comuni confinanti, che nella sua nuova formulazione datata 2020 permette anche investimenti in ambito sociale e culturale. Lo sfondo scenico è la pandemia e la necessità di rilanciare l’azione, dopo un’estate forzatamente priva di grandi eventi, linfa vitale dell’economia feltrina.

L’obiettivo è il Natale 2020, ma non solo. Il progetto (a cui il Comune copartecipa con 125mila euro) si spinge più in là e si muove lungo 4 grandi direttrici. Innanzitutto, come detto, il Natale, declinato in “Luce, trasparenza e materia” per legarlo alla grande collezione di vetri artistici Nasci – Franzoia che a breve si svelerà all’ultimo piano del Museo di arti decorative “Rizzarda”. Saranno investiti 205mila euro per l’acquisto di installazioni luminose, nuove casette di legno per gli espositori dei mercatini, addobbi. Ma non solo: previsti anche progetti di video mapping e l’allestimento artistico nelle vetrine sfitte, con acquisto di schermi e proiettori ad hoc. «Il Natale è il grande evento che anche i commercianti ci hanno chiesto di rilanciare – spiega l’assessore al commercio, Irma Visalli – e con questo progetto andremo a implementare la dotazione di strumenti e idee che verranno poi utilizzate anche in tutte le altre occasioni».

Altri 80 mila euro saranno destinati al sostegno degli eventi e delle manifestazioni che animano la città. Come, lo spiega il consigliere delegato alle manifestazioni, Manuel Sacchet: «Acquisteremo strumentazione a disposizione di tutte le associazioni. Pensiamo ad un palco attrezzato e adeguato a tutte le ultime normative. Inoltre andremo a mettere ordine alla parte illuminotecnica ed elettrica lungo le mura, con l’installazione di pozzetti elettrici ai quali gli organizzatori delle manifestazioni potranno collegare le apparecchiature. Spariranno così tutti quegli antiestetici cavi e collegamenti “volanti”.

Nel progetto è inserita anche la rinascita della “Piccola fenice”, ovvero il Teatro de la Sena. Come detto, salvo intoppi sarà aperto (ampliato a 315 posti e adeguato alle normative antincendio) nella primavera del 2021. Per allora saranno messi in cartellone 12 grandi eventi di lancio. «L’obiettivo – spiega Del Bianco – è di elevare il teatro al rango di punto di riferimento almeno regionale».

La collezione Franzoia – Nasci ritorna nell’ultima azione prevista dal progetto, quella legata alla promozione del brand “Tra Venezia e le Dolomiti” ed in generale alla promozione dell’artigianato artistico e del (anche questo rinnovato) museo archeologico. Qui l’investimento è di 165mila euro. La delibera di giunta, come da regolamento dei Fondi di confine, è stata presentata entro il 31 luglio al comitato paritetico di gestione. Se la risposta sarà positiva, a settembre arriveranno i primi soldi: 150 mila euro, pari al 30% dell’importo. Da lì ci sarà il “Via alle danze”. Covid permettendo.

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