Fermare la tassa di soggiorno? No grazie. La ricetta di Feltre per il rilancio turistico

Fermare la tassa di soggiorno? No grazie. La ricetta di Feltre per il rilancio turistico

Aumentare i servizi al turista. La ricetta per rilanciare l’attrattività del territorio, dopo che la “tempesta perfetta” del coronavirus sarà passata, per Alessandro Del Bianco, vicesindaco di Feltre, è semplice. E non c’è tassa di soggiorno che tenga. Ecco perché, rispondendo alla sollecitazione del consigliere di minoranza Alberto Vettoretto (che chiedeva una moratoria di tre mesi sull’imposta di soggiorno) Del Bianco ringrazia ma dice “no”. Lo fa con una lettera alla città nella quale spiega quale è la linea di pensiero dell’amministrazione Perenzin. “Ho apprezzato lo spirito collaborativo con cui tale proposta è stata formulata, facendo seguito all’iniziativa che il Comune di Feltre ha messo in campo e finanziato per l’estate, cioè quella di proporre delle visite guidate gratuite per chi pernotta in città durante le manifestazioni maggiori. Per quanto l’idea di abolire l’imposta di soggiorno sia stata formulata anche in altre città italiane, penso che a Feltre un’eventuale sospensione dell’imposta potrebbe rivelarsi controproducente”.

 

Una tassa vuol dire servizi

Tutti gli introiti dell’imposta di soggiorno sostengono i servizi turistici. A cominciare dall’Ufficio turistico di Piazza Maggiore, il fulcro su cui ruota l’intera proposta turistica della città. “Il turista che soggiorna in città o nei comuni limitrofi paga 1 euro – spiega Del Bianco -. Difficile pensare che l’abbattimento di quella quota, tra l’altro molto più bassa rispetto ad altre città e luoghi d’Italia, possa contribuire a rilanciare il settore turistico in questo momento di enorme difficoltà. Se annullassimo del tutto l’imposta molti servizi sarebbero a rischio. L’esempio più lampante è sicuramente l’Ufficio Turistico, sito in Piazza Maggiore, che – credo sia doveroso ricordarlo – è l’ufficio con gli orari di apertura più estesi della Provincia. Senza la tassa di soggiorno sarebbe difficile continuare ad offrire questo punto di accoglienza fondamentale. Vale la pena mettere a repentaglio questo ed altri servizi per fare uno sconto di un euro a pernottamento? Sinceramente credo di no”.

 

Visite guidate e biglietti a prezzo ridotto

Per Del Bianco il rilancio passa per un maggior numero di servizi al turista. “Stiamo già pensando di ampliare la gamma dei servizi; aumentare il numero delle visite guidate gratuite messe a disposizione, ma anche introdurre nuove tipologie di offerta. Stiamo ad esempio valutando di distribuire agli operatori a costo ridotto, se non totalmente gratuite, un certo numero di Totem Card, ossia il biglietto unico che consente di visitare tutte le bellezze di Feltre sia nel formato singolo che nel formato famiglia. Altre sinergie le stiamo immaginando anche con la collaborazione di altri enti, anche se in questa fase è molto difficile”.

 

Cantieri sospesi

Covid-19 incide sulla programmazione turistico – culturale. “Sono fermi molti cantieri dovevano essere pronti per l’estate (Collezione dei vetri Franzoia-Nasci, Torre del Campanon) mentre molte manifestazioni, che avrebbero garantito un fortissimo richiamo e su cui sono state investite molte risorse umane oltre che economiche, rischiano ora di saltare. Ci aspetta dunque un grande lavoro di riorganizzazione, che però, nel pieno dell’emergenza e con tutte le variabili in campo, è al momento solo ipotizzabile. Ci aspettiamo che le soluzioni a una crisi così devastante non siano demandate soltanto ai comuni; l’auspicio è che Regione, Stato ed Unione Europea provvedano con azioni strutturali e significative sul piano economico”.

 

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