Arriva a fine estate e per di più in un anno condizionato dalla chiusura degli impianti. Non può caricarsi addosso le aspettative di rilancio del Nevegal, ma è sicuramente atteso come un grande evento. E domani (sabato 29) comincerà ufficialmente la sua storia.
È il balcone panoramico sulle Dolomiti patrimonio dell’umanità, opera di Provincia e Fondazione Unesco. Una costruzione futuristica che svetta a due passi dall’orto botanico, in Faverghera.
Ce ne sono solo altre due in tutto il Bellunese: sul monte Rite e sul monte Agudo (ad Auronzo). Ma quello del Nevegal è l’unico balcone con una visuale quasi da teatro sulle vette rosa. Perché dal Faverghera si gode di un panorama che spazia dal Feltrino all’Alpago. E dietro allo Schiara e alla Gusela si aprono Pelmo, Civetta, Marmolada, Antelao e tutte le altre montagne Unesco.
«Sembra quasi che il Nevegal e il massiccio del Visentin siano stati fatti apposta per ammirare le Dolomiti – dice il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. In più, nelle giornate limpide, si può vedere anche Venezia, altro importantissimo sito Unesco. Sono convinto che per la valorizzazione del nostro turismo questo sia un passaggio importante. Questo balcone tra l’altro ci ricorda in quale meravigliosa provincia abbiamo la fortuna di vivere».
Il taglio del nastro è in programma per le 11. Se il meteo non anticiperà le piogge in arrivo, ci sarà tempo anche per le melodie del coro Ana “Adunata” di Belluno, diretto dal maestro Bruno Cargnel.