A dire il vero ormai tutti lo avevano immaginato, ma ora è ufficiale: quest’estate la seggiovia del Nevegal non accenderà i motori.
La conferma è arrivata direttamente per voce del sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, in consiglio comunale, nella risposta alla domanda di attualità presentata dalla minoranza.
Massaro ha ricostruito brevemente gli incontri e lo scambio di mail tra Bellunum, Comune e Alpe del Nevegal. Tre giorni dopo l’incontro preliminare del 6 luglio, Bellunum (la società incaricata da Palazzo Rosso dell’affitto degli impianti di risalita) ha richiesto ad Alpe la documentazione necessaria per valutare la fattibilità economica dell’operazione, con termine di risposta il 15 luglio. Mail a cui Alpe non ha mai dato seguito. Anzi, il giorno successivo la società guidata da Maurizio Curti ha a sua volta inoltrato a Bellunum la richiesta di documentazione amministrativa, ricevendo risposta in due momenti diversi: il 17 e il 21 luglio.
Infine, il 16 luglio Bellunum ha richiesto al direttore di esercizio degli impianti il costo necessario per l’attivazione. Quotazione mai pervenuta, nonostante diversi scambi di mail. Il 29 luglio la parola fine alla questione.
Tuttavia, anche grazie all’interessamento di un privato, Massaro ha anticipato che vorrebbe attivare un servizio di navette dal Piazzale fino alla Casera. Il Comune avrebbe utilizzato i 50mila euro inseriti nella variazione di bilancio proprio per la navetta, solo che il punto non ha avuto l’immediata eseguibilità. Questo significa che si dovrà aspettare una decina di giorni per destinare i soldi. E, di conseguenza, anche la navetta rischia di saltare.