Quando è nata, un chilo di pane costava 1,60 lire, un operaio guadagnava al massimo 400 lire, entrava in commercio lo scotch e Corradino D’Ascanio conquistava il cielo con il primo elicottero moderno.
Sì, è passato quasi un secolo: siamo nel 1930. L’anno in cui viene alla luce Carla: una bambina, diventata ragazza, quindi adulta. E ora anziana. Ma con lo spirito e la tenacia degna di una giovincella: all’età di 90 anni, compiuti un paio di mesi fa, Carla è una forza della natura. Non trascorre le sue giornate in maniera passiva, davanti al televisore, tra letto e divano. Tutt’altro. Ama lo sport. O meglio, lo pratica. E, per questo, va regolarmente in piscina: ormai da cinque lustri.
Vabbè, ma ora che è scoppiata la pandemia avrà mollato la presa? E invece no: non appena l’impianto natatorio di Belluno ha riaperto i battenti, Carla era lì, presente, in primissima fila per la lezione di acquagym. Con il suo costume e la sua cuffia. Ma soprattutto con il suo esempio. L’esempio di chi vive la sua vita fino in fondo, mettendosi in gioco, volendosi bene. Perché la cura del corpo, e della mente, è la più alta forma di rispetto per se stessi. E un insegnamento per gli altri. Per le compagne di corso, per l’istruttrice Tiziana Marchetti e l’intera struttura della piscina, che alla signora Carla ha riservato una piccola gesta, arricchita da un mazzo di fiori: «Forza, tenacia e buon umore – la elogia la maestra “Titti” -. Grazie Carla».