Danilo Coppe a Belluno: «Così ho fatto esplodere il ponte Morandi»

Danilo Coppe a Belluno: «Così ho fatto esplodere il ponte Morandi»

 

Cinquecento kg di dinamite per il cemento armato e 180 per sollevare l’acqua, 30 kg di esplosivo al plastico per gli stralli, 5mila metri di micce detonanti per il cemento, 3 milioni di litri d’acqua sollevata, 1 un chilometro e mezzo di vasche, 30mila litri d’acqua per 12 idranti. E 3mila persone evacuate. Sono numeri roboanti: i numeri che hanno portato alla demolizione del ponte Morandi di Genova, ad opera di Danilo Coppe e del suo staff.

E proprio Coppe, geominerario esplosivista, laureato in Scienze criminologiche e della sicurezza, è stato il protagonista della videconferenza organizzata dal Rotary Club. Parmigiano, ma con origini venete (e orgoglioso di essersi diplomato all’Istituto minerario “Follador” di Agordo), vanta una carriera quasi quarantennale, scandita da esplosioni controllate di torri, palazzi, acquedotti, ponti, campanili ed eco-mostri. Fino al Morandi.

«Un abbattimento non certo semplice – ha messo in evidenza Coppe, in occasione del conviviale targato Rotary – e con il quale abbiamo dovuto risolvere diverse “rogne”». Dalle dimensioni notevoli del ponte alla class action di una parte di cittadini genovesi, timorosi del fatto che la struttura prossima all’abbattimento fosse potenzialmente pericolosa a causa dell’amianto. Per non parlare della polvere che si sarebbe alzata, del rispetto delle scadenze, dell’elevata temperatura nel mese di giugno, fonte di problemi con la dinamite esposta al sole.

«Senza considerare – ha continuato Coppe – lo stress mediatico. Tanti mi chiedono cosa ho provato il minuto prima di azionare il famoso pulsante. Assolutamente nulla, rispondo. Perché la concentrazione che devi avere per calcolare la piramide del tempo dev’essere totale. In caso contrario, se uno si facesse prendere dall’emotività, non potrebbe gestire una simile operazione».

Il conviviale si è concluso con il tradizionale rintocco della campana da parte del presidente del Rotary Club di Belluno, Felice Gaiardo. E con l’omaggio a Danilo Coppe della pubblicazione “Belluno la città splendente”. 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto