Donazione dalla Cina e pacchi dalla Regione: mascherine per tutti, distribuite a scaglioni

Donazione dalla Cina e pacchi dalla Regione: mascherine per tutti, distribuite a scaglioni

Erano merce rara fino a qualche giorno fa. Adesso arrivano da tutte le parti. Sì, sono proprio loro: le mascherine. E a Belluno giungono da Venezia e dalla Cina. Dalla Regione Veneto, con il “leon” di San Marco. E da una donazione spontanea del ristorante orientale “Fuji Asian Fusion” di Baldenich.

Le prime mascherine cinesi sono state consegnate questo pomeriggio direttamente al sindaco, Jacopo Massaro. Duemila pezzi donati dall’imprenditore Li Li, in Italia da 18 anni e titolare del ristorante di via Vittorio Veneto. Nei prossimi giorni ne arriveranno altre 2mila, per un totale di 4mila pezzi da donare alla popolazione della città.

Si tratta di mascherine facciali a tre veli a uso medico, fatte arrivare dalla Cina. «Vivo a Belluno da oltre tre anni, e i bellunesi mi hanno subito accolto benissimo – spiega Li –. Quando ho visto quello che è successo nel mio paese e quello che stava accadendo in Italia, ho sentito il dovere morale di aiutare la popolazione italiana e bellunese per ricambiarli dell’affetto ricevuto».

Commosso il ringraziamento del primo cittadino. «Questa donazione non è l’unica che stiamo ricevendo in questi giorni. Sono proprio queste azioni che fanno di un gruppo di persone che vivono in uno stesso luogo una vera comunità – dice Massaro -. Mi sento orgoglioso di rappresentare una città in cui i singoli cittadini nei momenti più difficili,  da Vaia al coronavirus, hanno dimostrato di volersi prendere cura di tutti, nessuno escluso. Queste mascherine ci saranno molto utili, perché al Comune sono giunte numerose richieste dal personale che è in prima linea per proteggerci, a tutela della propria e dell’altrui salute: uomini del volontariato, personale medico, infermieristico e sanitario, forze dell’ordine, e tanti altri che quotidianamente si sacrificano per la nostra sicurezza».

Intanto sono arrivate anche le prime mascherine della Regione, realizzate da Grafica Veneta. Oltre 7mila intanto, ed è già stata avviata la consegna delle prime dotazioni ai volontari (protezione civile, Croce Rossa), alle strutture sanitarie come la casa di riposo Gaggia Lante, il centro diurno di Cusighe, “Casa Polit”, e agli uffici pubblici che si relazionano con l’utenza esterna.

«Abbiamo organizzato la distribuzione in tre fasi: la prima è finalizzata a rifornire il personale in prima linea, i luoghi dove vengono accudite le fasce più deboli come gli anziani in struttura e i malati – spiega il sindaco – e gli uffici maggiormente a contatto con il pubblico, dove è importante elevare al massimo gli standard igienico-sanitari. Nonostante la richiesta di utilizzare mail o telefono per le necessità, infatti, alcune pratiche necessitano ancora della presenza fisica della persona su appuntamento: per questo, è necessario mettere a disposizione sia dei dipendenti che dei visitatori le mascherine e il gel disinfettante, per tutelare la salute di entrambi. Siamo partiti da queste realtà perché sono quelle che ogni giorno affrontano il rischio contagio».
La seconda e la terza fase, invece, richiederanno qualche giorno in più: «Il problema è legato al confezionamento: non possiamo distribuire pacchi da 50 mascherine alle famiglie, perché non ce ne sarebbero a sufficienza, e dobbiamo allo stesso tempo rispettare l’igiene del prodotto – continua Massaro –. Per questo, abbiamo attrezzato un locale il più possibile sterile a Marisiga, e abbiamo individuato del personale che, dotato di tute, guanti e maschere sterili, procederà allo spacchettamento e all’imbustamento singolo». 

La seconda fase della distribuzione riguarderà le fasce deboli della popolazione e «avverrà attraverso il Comitato d’intesa, cui abbiamo chiesto la collaborazione nell’individuare le associazioni di volontariato che si occupano prioritariamente di anziani e malati, di stilarci una lista delle loro necessità; già oggi, ad esempio, i volontari dell’Abvs verranno dotati della mascherina – continua il sindaco -. Infine, terminata questa fase, verrà organizzata la distribuzione al resto della popolazione, presumibilmente chiedendo la collaborazione alle attività commerciali ancora in attività dopo gli ultimi decreti».

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