Scivola sul ghiaccio e precipita in un canalone. Tragedia in montagna, nella giornata di lunedì 20 gennaio: muore un giovane di 18 anni. La vittima è Gabriele Comis, classe 2001, residente a Campolongo di Cadore. Il ragazzo è stato ritrovato dagli uomini del Soccorso Alpino, dopo essere precipitato per diversi metri. Fatale la caduta.
Il diciottenne era uscito con un amico per un’escursione. I due ragazzi erano partiti da Santo Stefano in direzione del monte Col, con l’intenzione di rientrare da Campolongo lungo il sentiero numero 331. Solo che durante l’uscita erano rimasti senza pile e al freddo. Da qui, la chiamata al Soccorso Alpino della Val Comelico.
Una prima squadra di quattro soccorritori, compresi due del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo, è partita per andare a recuperare i due ragazzi, senza però incrociarli. Una seconda squadra si è subito mossa, finché uno dei due giovani è riuscito a rientrare da solo. Sotto shock, ha raccontato che aveva visto l’amico scivolare sul ghiaccio e scomparire in un canale. Lo aveva chiamato invano e, cercando di avanzare, poco dopo anche lui era ruzzolato a valle in mezzo a un bosco, dove era riuscito poi a imboccare una strada forestale e a tornare all’abitato.
Attorno alle 22, la prima squadra ha rinvenuto un paio di occhiali sulla neve e da lì ha intuito il punto di caduta di Gabriele Comis. In effetti, al termine del canalone gli uomini del Soccorso Alpino hanno rinvenuto il corpo senza vita del giovane.
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane è ruzzolato per diverse centinaia di metri, riportando traumi fatali. Vicino a lui, privo di vita, il suo cane. La salma è stata imbarellata e calata sul sentiero sottostante, per poi essere trasportata a spalla dai soccorritori per oltre un chilometro fino alla Baita Pian dei Osei, in Val Frison ed essere affidata al carro funebre.