Mascherina sempre, ma solo nei centri abitati. Ieri pomeriggio (30 settembre) i sindaci di Santo Stefano, San Pietro di Cadore e Comelico Superiore hanno firmato le ordinanze urgenti per il contenimento del contagio da coronavirus nei tre comuni del Comelico. Dove i casi positivi continuano ad aumentare. Ieri ne sono venuti alla luce altri sette, portando il totale a quota 71: quasi la metà del totale provinciale (154).
Di questi sette casi, sei sono frutto dell’analisi dell’ultimo centinaio di tamponi effettuati nello screening di massa di domenica scorsa. Una situazione non ancora da allarme rosso ma sicuramente da arginare al più presto. Così, come anticipato dal provvedimento emesso dal direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Usl 1 Dolomiti, Sandro Cinquetti, per i prossimi 15 giorni i cittadini di San Pietro, Santo Stefano e Comelico superiore dovranno indossare la mascherina anche all’aperto. Sono esclusi i bambini e chi pratica attività sportiva individuale (con distanziamento di almeno 2 metri).
La novità è l’obbligo solo nei centri abitati. Nel resto del territorio non sarà necessaria. «Lo abbiamo deciso dopo averne discusso con l’Usl 1 – spiega Manuel Casanova Consier, primo cittadino di San Pietro di Cadore -. I nostri territori sono vasti e scarsamente popolati, per cui una volta fuori dei paesi il rischio di creare assembramenti è molto ridotto». Confermato invece il coprifuoco alle 22 per bar e ristoranti.