«No» agli esuberi: lavoratori Safilo in presidio

«No» agli esuberi: lavoratori Safilo in presidio

Chissà se stavolta ci sarà tempo, modo (e voglia) di fare la voce grossa… I lavoratori se lo aspettano. Quei lavoratori che stamattina hanno occupato pacificamente la Statale di Alemagna, percorrendo la strada in corteo. Non solo dipendenti Safilo, ma anche uomini e donne di altre aziende. Perché gli operai lo sanno: oggi tocca a me e domani tocca a qualcun altro; quindi non è il caso di scioperare in maniera sovranista.

LA MANIFESTAZIONE

In testa al corteo, alcuni sindaci del territorio e una rappresentanza dei deputati bellunesi, con Luca De Carlo e Roger De Menech. Proprio a loro viene chiesto di farsi portavoce delle istanze di chi oggi lavora in Safilo e domani chissà. Perché il piano industriale parla chiaro: circa 700 esuberi, dichiarano i sindacati (di cui 400 solo nella fabbrica di Longarone); numeri che mettono in serio pericolo la sopravvivenza dello stabilimento. Numeri che la manifestazione di oggi ha rimandato al mittente, con una presa di posizione unanime e trasversale.

IL FUTURO

Le nubi però sono ancora tutte là. Difficile, per non dire impossibile, individuare una via d’uscita al momento. Un fenomeno che il Bellunese conosce già. Tornano alla mente crisi di qualche anno fa: Invensys, Ferroli… Chissà se stavolta andrà in maniera diversa. 

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