Quarantanove uscite in ottobre, già 26 a metà novembre. E una media di 50 interventi al mese anche nella seconda ondata pandemica. 

Numeri altisonanti, che fotografano una lotta: la lotta contro il Covid-19. A condurla, il settore Global Service della Cadore società cooperativa sociale: sono una ventina gli operatori impegnati in attività di sanificazione sull’intero territorio provinciale.

«Abbiamo da sempre personale qualificato per operare nelle case di riposo e nelle abitazioni private di persone in situazioni di particolare disagio igienico-sanitario», ricorda il responsabile del settore Ernesto Querincig. 

L’obiettivo principale della Cadore Scs è l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, non solo per fornire a queste persone strumenti per superare la disabilità o lo svantaggio, ma anche per creare sostenibilità economica e sociale sul territorio.

Gli stessi operatori hanno così incrementato la loro formazione, arricchita dall’utilizzo di strumentazioni e materiali. E da un corso dedicato al corretto uso dei dispositivi di protezione individuale: «Parliamo di tute, guanti, maschere protettive e altri accessori più tecnici. Bisogna saperli indossare correttamente, ma soprattutto è necessario essere attenti al momento della svestizione e della conservazione di tali dispositivi. Per questo promuoviamo corsi dedicati». 

«Con l’avvento della pandemia – conclude la presidente Alessandra Buzzo – il settore delle sanificazioni ha avuto un ruolo sempre più importante. Ecco perché non posso far altro che ringraziare gli operatori per il loro straordinario lavoro e per la loro dedizione, che in un momento così delicato per la salute assumono un’importanza ancora maggiore».