Stanchi e immersi nella nebbia. Con un ferito. Due escursionisti si perdono sull’Antelao. Il Soccorso alpino li recupera dopo quasi cinque ore di intervento. Brutta giornata per due amici della provincia di Venezia. Cominciata con il sole e terminata con un viaggio in elisoccorso.

La coppia di escursionisti aveva appena raggiunto la vetta del massiccio dolomitico. Al momento di scendere, uno dei due è caduto rovinosamente e ha sbattuto la faccia a terra, riportando un trauma doloroso. Quasi contemporaneamente è scesa la nebbia e i due amici hanno perso l’orientamento. Anziché imboccare il sentiero di discesa, hanno ricominciato a salire.

L’allarme è scattato poco dopo le 14.30. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore non riusciva ad avvicinarsi, a causa delle nubi basse. A quel punto, cambio di programma: sono stati sbarcati cinque tecnici del Soccorso alpino in hovering a 2.000 metri di quota all’altezza di Forcella Piccola. La squadra ha individuato a metà montagna il punto della caduta dell’escursionista e si è messa sulle tracce dei due, individuati a 2.900 metri di altitudine, poco sotto la sede dell’ex Bivacco Cosi. Impauriti, temendo di peggiorare la situazione, i due amici si erano riparati sotto una roccia spiovente non distante dal sentiero in attesa dei soccorsi. 

Gli uomini del Soccorso alpino hanno prestato le prime cure a C.B., 60 anni, di Musile di Piave (VE). Poi i due escursionisti sono stati assicurati con la corda e hanno iniziato la discesa con la squadra. Arrivati alla Bala, 2.500 metri di quota, la visibilità ha consentito l’intervento dell’eliambulanza, che ha caricato a bordo l’infortunato e lo ha trasportato all’ospedale di Belluno.