Ha lavorato in quattro continenti per lo sviluppo del turismo. È stato chiamato dal governo di sua maestà per riportare l’Inghilterra sui mercati internazionali dopo la crisi dell’11 settembre. È autore del manuale sul marchio delle destinazioni turistiche pubblicato nel 2009 dall’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite e dalla Commissione europea per i viaggi. E adesso lavora per Belluno, per creare il brand della provincia dolomitica e portare in giro per il mondo un marchio riconosciuto, autorevole, forte.
Anzi, «un’identità riconoscibile e riconosciuta, il dna dolomitico di Belluno» per dirla con le sue stesse parole. Lui è Tom Buncle. E chi si occupa di promozione turistica e marketing conosce bene il suo nome. Il suo curriculum è un libro di geografia: dal Kenya all’Islanda, dai Caraibi alla Francia, passando per Norvegia, Grecia, Lituania… tutte collaborazioni internazionali per creare o rilanciare il brand di quei Paesi. Adesso verrà aggiunta una nuova collaborazione. Una sfida, quella delle Dolomiti bellunesi, che mr Buncle ha abbracciato con grande entusiasmo. E ieri (giovedì 19 novembre) l’ha detto in videoconferenza da Edimburgo (sì, perché tra le altre cose, è stato anche amministratore delegato dello Scottish Tourist Board – ora VisitScotland – l’organismo del suo Paese). «Cos’è un brand? È dare un’identità a un territorio. Le Dolomiti ce l’hanno ed è nota. Belluno ce l’ha ma è meno nota».
La Provincia ha presentato mr Buncle e anche un altro nuovo consulente. Si tratta di Roberto Locatelli, imprenditore della comunicazione, che ha lavorato per la creazione della destinazione turistica di località di montagna come Madonna di Campiglio e Courmayeur (ma anche per la promozione del brand di Firenze). Insieme lavoreranno al completamento del Piano Eurac “Vivere le Dolomiti”, quel piano di marketing territoriale da oltre 5 milioni di euro che vede la Provincia come titolare delle risorse e come unico soggetto attuatore.
«Il Covid ha inevitabilmente stravolto i piani legati alla promozione turistica – hanno detto il presidente Padrin e il consigliere provinciale delegato al turismo, Danilo De Toni -. Ecco perché abbiamo bisogno di figure di questo calibro per ritarare e soprattutto alzare il tiro. Tra l’altro, ci aiuteranno anche a portare avanti le programmazioni future, non solo per il turismo, ma per altri progetti legati al marketing territoriale».
Alla fine, il turismo è solo una delle sfaccettature del marketing territoriale. Di fatto, Tom Buncle, Roberto Locatelli e la Provincia non puntano a “vendere camere” per dirla banalmente, bensì a dare un’identità riconosciuta al Bellunese. Il che vale anche per l’artigianato, l’agricoltura e tutti gli altri prodotti del territorio.
Roberto Locatelli, ha lavorato per destinazioni turistiche importanti come Firenze, Courmayeur e Madonna di Campiglio
Tom Buncle, autore del manuale sul brand dell’Organizzazione mondiale del turismo