Via Feltre più sicura: questo l’obbiettivo della raccolta firme avviata in questi giorni da commercianti e residenti in una delle principali vie di accesso al capoluogo e indirizzata al sindaco di Belluno. Dalla ciclabile ai marciapiedi, passando per l’asfaltatura delle strade e arrivando fino alle condizioni dei reperti artistici, sono tanti i punti messi sotto i riflettori dalla petizione; un’iniziativa che – sottolineano i promotori – non ha intento polemico, ma che vuole essere costruttiva per la sicurezza e il decoro della zona.
Sicurezza, si diceva: nel mirino finiscono i marciapiedi e le condizioni del manto stradale così come l’alta velocità delle automobili, soprattutto nelle ore serali.
La lista delle osservazioni continua con la richiesta di rendere definitiva la rotatoria all’incrocio con Via dei Dendrofori, di rivedere la viabilità in prossimità del passaggio a livello verso Via San Gervasio e di ripensare la pista ciclabile, “a sfioro” di numerosi accessi laterali.
Altro tema, sempre legato alla sicurezza ma che si allarga fino all’arte, è lo stato del Capitello Prosdocimi, all’incrocio con Via San Gervasio, di proprietà della Provincia di Belluno.
La raccolta firme è nata dalle comuni sventure degli iniziali proponenti.
In una sola mattinata, sono già state raccolte decine di firme, a dimostrazione di come il tema sia sentito dai residenti e dai clienti delle attività commerciali di Via Feltre; si potrà aderire fino a metà giugno, i moduli si trovano nei negozi Expert Idea Musica e Il Fornaio.